L’ambiente invernale rappresenta una sfida non solo fisica, ma anche mentale per gli operatori sanitari e i soccorritori che operano in contesti remoti o di emergenza. Il freddo estremo può compromettere le funzioni cognitive, ridurre la capacità decisionale e influenzare lo stato psicologico degli individui. Comprendere questi effetti è essenziale per migliorare la sicurezza e l’efficacia degli interventi.
Epidemiologia degli Effetti del Freddo sulla Salute Mentale e Cognitiva
Le condizioni climatiche estreme sono associate a un aumento significativo degli incidenti e delle problematiche di salute mentale nei contesti di soccorso e lavoro all’aperto. Studi epidemiologici dimostrano che:
- L’ipotermia lieve-moderata si verifica nel 5-10% dei soccorritori in ambienti estremi.
- Il freddo è un fattore predisponente per il declino cognitivo temporaneo nel 15-20% dei lavoratori esposti.
- La depressione stagionale colpisce circa il 10% delle persone che vivono in aree con inverni rigidi, influenzando anche la resilienza dei sanitari.
- I disturbi del sonno legati al freddo riducono la capacità di reazione del 20-30% nei professionisti dell’emergenza.
- Secondo una revisione sistematica del 2021 pubblicata sull’International Journal of Environmental Research and Public Health, l’esposizione al freddo compromette le funzioni cognitive anche prima dell’instaurarsi dell’ipotermia accidentale, con effetti significativi su attenzione, velocità di elaborazione, memoria ed esecuzione di compiti complessi.
- Uno studio pubblicato su Physiology & Behavior ha evidenziato che l’esposizione a temperature estremamente basse (-10 °C) riduce l’attenzione selettiva del 16% e compromette la memoria a breve termine del 33%, soprattutto in condizioni di elevato carico di lavoro.
Effetti del Freddo sul Sistema Nervoso e sulle Funzioni Cognitive
L’esposizione al freddo innesca una risposta fisiologica guidata dall’ipotalamo, con vasocostrizione periferica e brividi per mantenere la temperatura corporea. Tuttavia, temperature molto basse possono compromettere le funzioni cerebrali, portando a:
- Rallentamento della velocità di elaborazione mentale, con ridotta capacità di problem-solving e minor reattività agli stimoli.
- Alterazioni della memoria e della concentrazione, che possono compromettere la gestione delle emergenze.
- Aumento del rischio di errori decisionali, specialmente in condizioni di ipotermia lieve o moderata.
- Effetti differenziali tra uomini e donne, con alcune evidenze che suggeriscono una maggiore vulnerabilità maschile alla compromissione della memoria e delle funzioni esecutive in condizioni di freddo estremo.
- Influenza del carico di lavoro, con studi che indicano che un’intensità di lavoro moderata può ottimizzare le prestazioni cognitive, mentre un carico eccessivo accelera l’affaticamento e peggiora la reattività mentale di circa 5 minuti rispetto ai valori standard.
- Effetto Wind Chill, ovvero il raffreddamento percepito causato dal vento che aumenta la dispersione termica del corpo. A parità di temperatura, la presenza di vento forte può abbassare drasticamente la temperatura percepita, aumentando il rischio di ipotermia e congelamento. I sanitari devono essere consapevoli di questo fenomeno e adeguare l’abbigliamento e le strategie di protezione.

Impatto Psicologico del Freddo e Stress da Esposizione
Oltre agli effetti fisiologici, il freddo ha un impatto significativo sul benessere mentale:
- Aumento della fatica mentale e fisica, con sensazione di esaurimento precoce.
- Alterazioni dell’umore, tra cui irritabilità, ansia e, nei casi prolungati, sintomi depressivi.
- Diminuzione della motivazione, che può ridurre l’efficacia del soccorritore in ambienti ostili.
- Rischio di isolamento sociale e demotivazione, soprattutto in missioni di lunga durata.
Strategie per Mitigare gli Effetti del Freddo
1. Preparazione Psicologica e Training Cognitivo
- Addestramento in condizioni simulate per abituare il cervello a lavorare sotto stress termico.
- Tecniche di mindfulness e gestione dello stress per migliorare la resilienza mentale.
- Programmazione strategica dei turni per evitare un’eccessiva esposizione continuativa al freddo.
2. Ottimizzazione dell’Abbigliamento e della Protezione Termica
- Uso di strati termici adeguati per ridurre la perdita di calore, prediligendo materiali tecnici come lana merino, poliestere e Gore-Tex per un isolamento efficace e traspirante.
- Protezione delle estremità (mani, piedi, testa) con guanti termici, calzature con isolamento adeguato e copricapi che riducano la dispersione termica.
- Utilizzo di capi antivento e impermeabili per ridurre l’effetto del vento umido e la percezione del Wind Chill.
3. Nutrizione e Idratazione per il Supporto Cognitivo
- Apporto calorico adeguato attraverso alimenti ricchi di carboidrati complessi e grassi sani (frutta secca, cioccolato fondente, burro di arachidi, formaggi stagionati) per garantire una fonte di energia a lungo termine.
- Consumo di pasti caldi e ricchi di proteine per sostenere il metabolismo e la produzione di calore.
- Idratazione costante, prediligendo bevande calde come tè, tisane e brodi, che aiutano a mantenere la temperatura corporea interna.
- Evitare bevande alcoliche, che possono dare una falsa sensazione di calore favorendo invece la dispersione termica.
4. Monitoraggio e Intervento Rapido
- Valutazione precoce di sintomi cognitivi alterati (lentezza nelle risposte, confusione, apatia).
- Interventi rapidi per riscaldare gli operatori a rischio e prevenire il peggioramento dello stato mentale.
- Disponibilità di kit di emergenza con bevande calde, coperte termiche e dispositivi di riscaldamento portatili.
Conclusioni
Per i sanitari che operano in ambienti freddi, riconoscere e gestire gli effetti psicologici del freddo è cruciale per mantenere alte prestazioni cognitive e decisionali. Un’adeguata preparazione fisica e mentale, insieme a strategie mirate di protezione dal freddo, può fare la differenza tra un soccorso efficace e il rischio di compromettere la sicurezza dell’operatore e del paziente.
Sarah Bertozzi, RN, MSN
Bibliografia
Falla,M.; Micarelli,A.; Hüfner, K.; Strapazzon, G. The Effect of Cold Exposure on Cognitive Performance in Healthy Adults: A Systematic Review. Int. J. Environ. Res. Public Health 2021, 18, 9725. https://doi.org/10.3390/ ijerph18189725
Lin, Y.; Jiansong,W.; Zhuqiang, H.; Fei, G.; Xiaofeng, H. Effects of workload on human cognitive performance of exposure to extremely cold environment. Physiology & Behavior 2020, https://doi.org/10.1016/j.physbeh.2020.113296
